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Impiegata e la casalinga: prostitute da 12mila euro al mese

La storia

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Una casa di appuntamenti, gestita da un imprenditore, è stata scoperta nella bassa padovana. Vi lavoravano, durante la pausa pranzo, due 40enni che hanno ammesso: i soldi servivano per pagare il mutuo.
La storia è talmente clamorosa da sembrare uscita da un romanzetto di serie B.



E invece... Invece è tutto vero.



Un'impiegata di Legnaro, in provincia di Padova, è stata sorpresa dai carabinieri mentre si prostituiva in una piccola palazzina di Villatora di Saonara, a pochi chilometri dalla sua casa.




La protagonista è, come detto, una 40enne della bassa padovana, impiegata e madre di due figli. Una donna, dicono, particolarmente avvenente.



E insieme a lei si prostituiva una casalinga, residente a pochi chilometri di distanza dall'appartamento.



L’impiegata - come racconta Il Mattino di Padova - riceveva i clienti durante le pause tra un turno di lavoro e l’altro. Ai carabinieri ha ammesso. "Lo faccio per pagare il mutuo".



Secondo gli inquirenti, riceveva tre o quattro clienti al giorno per cinque giorni lavorativi. E incassava tra i 10 e i 12mila euro al mese.



L'appartamento a luci rosse era gestito, in cambio di 2mila euro la mese, da un imprenditore di Albignasego. Nella medesima casa si prostituiva anche una casalinga della zona.



I carabinieri sono arrivati a scoprire la casa s'appuntamenti perché le due donne avevano messo in piedi un giro così consistente, sempre e solo di giorno, che era diventato impossibile tenerlo nascosto.



L'imprenditore è stato denunciato per sfruttamento della prostituzione.



L'impiegata ha poi raccontato che la cosa andava avanti già da un paio d'anni, che il marito non si è mai accorto di nulla e che il mutuo sulla casa è stato praticamente saldato.
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