Cerca

Veneto

L'azienda è in crisi, imprenditore non regge e si sucida nel capannone

Ennesima tragedia in Veneto, questa volta nel padovano: l'uomo, 57 anni, padre di due figli, si è tolto all'interno della propria impresa. Per fare fronte alla crisi sarebbe stato costretto ad una ristrutturazione

L'azienda è in crisi, imprenditore non regge e si sucida nel capannone

E' una storia terribile quella che arriva da Vigonza, nella cintura industriale di Padova.

Una storia di quelle che lasciano senza fiato. Un imprenditore di 57 anni, Emanuele Vezzù, 57 anni, titolare della Italservice, società che opera nel settore dei ricambi per elettrodomestici, si è tolto la vita all'interno del capannone della propria ditta.

Il dramma si è consumato ieri mattina: l'uomo era uscita di casa regolarmente alle 7.45. A trovare il corpo, nella tarda mattinata, sono stati la moglie e un dipendente. La donna, non riuscendo a contattarlo al cellulare, ha raggiunto il capannone e lo ha trovato impiccato in ufficio, con le mani legate (un gesto, secondo gli inquirenti, per non desistere dall'intento di togliersi la vita).

La causa del gesto, purtroppo, pare sia da fare risalire alle difficili condizioni dell'aziende.

Sembra che l'azienda negli ultimi anni abbia subito qualche battuta d'arresto a causa della crisi. Contraccolpi forse non letali, ma sufficienti a sprofondare Emanuele in un baratro. "Ci restavano da pagare le ultime rate e la maxirata finale del leasing - ha raccontato sconvolta la moglie al Mattino di Padova - poi il capannone sarebbe diventato nostro e avremmo potuto venderlo per fare fronte alla nostra situazione finanziaria. Ma lui evidentemente l’ha presa come una sconfitta personale”. 

 Legatissimo alla famiglia, lascia la moglie e due figli adolescenti.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400