Sottoposta ad una pesante chemio per un errore: il tumore non c'è mai stato

E' una storia incredibile, un episodio di malasanità che fortunatamente si è concluso senza danni seri alla salute della vittima.

Una vittima che ha un nome che ai meno giovani suonerà famigliare. Marisa Sacchetto, che oggi ha 65 anni e vive a Piove di Sacco, è stata un cantante piuttosto conosciuta negli anni '80, oltre ad essere una donna bellissima, uno dei sex symbol dell'epoca, tato da meritare le copertine di Playboy e Playman.

A Marisa Sacchetto quattro anni fa i medici avevano diagnosticato un tumore, ma dopo essersi sottoposta ad un pesantissimo ciclo di chemioterapia ha scoperto che la diagnosi era sbagliata.

Così, l'ex cantante ha denunciato la Ulss Euganea per questo episodio di malasanità che l'ha costretta ad  "un inutile e deleterio" ciclo di chemioterapia e radioterapia che le ha provocato malesseri e un immaginabile stato di prostrazione fisica e psicologica.

Il tumore dunque non c'era. 

I  fatti sono emersi nel 2017, quando la donna aveva mostrato ad un medico l'esito di una biopsia fatta all'ospedale di Piove di Sacco. Il medico, ritenendo che la prima diagnosi tumorale del 2015 fosse sbagliata, ha fatto analizzare i vetrini e da qui è emerso che non c'era alcuna forma tumorale.

Ora il pm ministero Marco Brusegan ha aperto un fascicolo per lesioni gravissime derivanti da colpa medica. 

Dall'azienda sanitaria vengono espresse "vicinanza umana" a Marisa Sacchetto e la volontà di collaborare con l'autorità giudiziaria.