Un metro di distanza, lavare spesso mani, superfici e anche la spesa: come frenare il covid

Raniero Guerra, membro della squadra di direzione dell'Oms, responsabile delle iniziative speciali, con un passato all'Istituto Superiore di Sanità e al ministero degli Esteri italiano, in un'intervista di Lara Ricci per quotidiano italiano Sole 24 Ore dà alcuni consigli su come difendersi dal covid-19. 

Nell'intervista Guerra ribadisce che le mascherine non sono necessarie se una persona gode di buona salute e non deve occuparsi di un malato, sottolineando l'importanza di mantenere minimo un metro di distanza dalle altre persone, di lavare spesso e accuratamente le mani.

Nel corso dell'intervista emerge qualche accortezza in più da avere. Guerra infatti ha detto che "ritiene utile lavare tutto" anche spesa e le cose che, come la bottiglia del latte, esempio citato dal quotidiano, dall'esterno entrano nella casa e vengono posate su superfici molto usate quotidianamente.

Sulla contaminazione degli alimenti stessi, invece, Guerra riporta un altro esempio: "Le rispondo alla stessa maniera in cui ho risposto quando mi hanno chiesto se l'asfalto si contamina. L'asfalto si contamina se qualcuno ci sputa sopra e qualcun altro va a leccare lo sputo. Sono evenienze improbabili [...] Le norme di igiene generale non vengono superate da quelle specifiche che riguardano il coronavirus. Rimangono valide comunque".

Guerra raccomanda l'adozione di "tutte le opzioni che il Paese possiede e si è dato. Come l'assistenza domiciliare integrata, che prevede il supporto ai non autosufficienti, ai fragili e ai vulnerabili definiti in senso specifico dai decreti che si sono succeduti e che hanno disposto l'avvio del servizio già da tempo. Ovviamente i livelli di attivazione e di capacità delle singole regioni è diverso, ma in questo caso credo sia doveroso investire e accompagnare le misure di quarantena domiciliare con tutto ciò che sia necessario. Non si può agire in maniera settoriale in un'emergenza come questa che tocca tutti gli elementi del vivere civile e consociato. E penso che l'intenzione del governo, con i commissariamenti di protezione civile sia proprio questa: tutto il governo è coinvolto sia a livello centrale che regionale e decentrato. In fin dei conti l'autorità sanitaria locale è ancora il sindaco che ha in carico anche la componente sociale, dove non sia stata integrata già nel meccanismo di sistema sanitario regionale (come in Veneto, ad esempio)".

Infine, Guerra ribadisce come l'Italia abbia intrapreso "tutte le azioni che erano azioni che erano necessarie. La capacità di comprensione che l'Italia ha avuto è da studiare. E anche se è responsabilità del governo prendere le decisioni, il fatto che questo si sia affidato a un comitato tecnico scientifico che raccoglie le migliori capacità del Paese mi pare sia un altro percorso molto virtuoso che l'Italia ha intrapreso. Gli errori vanno identificati e corretti e credo che il governo lo abbia fatto".