VOCE
Effetti del virus
11.04.2020 - 11:08
Se ne parlava da alcune settimane, e da ieri è ufficiale. E per la Cina si tratta di una svolta epocale: dal primo maggio sarà vietato mangiare carne di cane e di gatto. Lo ha stabilito il ministero dell'Agricoltura e degli Affari rurali con una direttiva ufficiale che verrà applicata per prima nella provincia di Shenzhen, la capitale industriale e tecnologica della Cina, una città di 13 milioni di abitanti a nord di Hong Kong.
Si tratta di una conseguenza indiretta dell'epidemia di coronavirus che ha colpito per primo il gigante asiatico.
Una pandemia che secondo gli scienziati è nata nei wet market cinesi, e in particolare da quello di Wuhan dove il virus è passato all'uomo dai pipistrelli o dal pangolino. Mercato di Wuhan dove si vendeva carne fresca di animale, sia allevati (come cani e gatti) sia selvatici (e fra questi pipistrelli, serpenti...). La misura del governo - spiegano da Pechino . si è resa necessaria per salvaguardare la salute pubblica.
Ma in realtà c'è anche un'altra motivazione, per quanto non ufficiale. Una fetta sempre maggiore della popolazione cinese ha infatti iniziato - finalmente viene da dire - a considerare cani e gatti come animali di compagnia e non come alimento (con un giro d'affari stimato di 25 milioni di euro all'anno). Insomma, dal primo maggio prossimo cani e gatti diventeranno ufficialmente animali d'affezione.
Il ministero dell'Agricoltura ha dunque ufficialmente pubblicato l'elenco delle specie animali che possono essere commercializzate a uso alimentare. Nella lista, le specie animali allevabili per essere poi destinate alla macellazione sono in tutto 18. Oltre a pollame, bovini, ovini e suini ci sono cammello, alpaca renna e struzzo. Ma non cani e gatti.
Assieme a questo decisione è molto probabile che il governo cinese imponga una stretta feroce ai wet market, vietando la tradizionale macellazione al bancone degli animali sia di allevamento che selvatici.
Probabile anche la sospensione del Festival di Yulin, dedicato alla carne di cane. Per quanto riguarda il divieto assoluto di mangiare animali selvatici, per verrà trovato a non rispettare le norme è prevista una multa da da 5 a 30 volte il valore degli animali mentre le persone che gestiscono attività di fauna selvatica per la vendita saranno multate da 3 a 10 volte il loro reddito.
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