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CORONAVIRUS IN ITALIA

"Faremo una campagna emozionante per convincere gli scettici del vaccino"

Le parole del commissario all'emergenza Arcuri

Padiglioni davanti agli ospedali e nelle piazze: la campagna vaccinale parte il 15 gennaio

ITALIA - Oggi è cominciata la campagna di vaccinazione in Italia e in tutta Europa, ma per limitare i contagi da Coronavirus "ci vorrà ancora molto tempo". Usa la consueta cautela il commissario per l’emergenza Covid Domenico Arcuri nel V-Day e parla piuttosto di un "un primo spiraglio di luce di una lunga notte". "Pian piano usciremo dalla pandemia, ma dobbiamo continuare a essere prudenti, cauti e responsabili – dice in un’intervista al Corriere - Il giorno arriverà quando il 70 – l’80% degli italiani sarà stato vaccinato, speriamo tra l’estate e l’autunno". 

Poi chiarisce che chi si vaccina oggi non è immune al virus: "Deve aspettare tre settimane per la seconda dose e una settimana ancora per l’immunità". Quanto ai tempi del piano vaccini il commissario precisa che dipendono solo dall’Unione europea: "Vorrei essere chiaro, non li decidiamo noi. Tutti i Paesi europei dipendono dalle autorizzazioni dell’Agenzia europea del farmaco – spiega - Tutto funziona se l’Ema approva i vaccini di tutte e sei le aziende che la Ue ha opzionato e di cui l’Italia ha diritto al 13,5% delle dosi". 

A tutti i negazionisti e agli scettici in genere: "Faremo una campagna di comunicazione emozionante – assicura il commissario - Parteciperanno registi, direttori d’orchestra, letterati che vogliono bene al proprio Paese". E ricorda la call rivolta a 15 mila infermieri, medici laureati, specializzandi, liberi professionisti e pensionati chiamati a dare una mano per la somministrazione del vaccino: "in dieci giorni hanno risposto in 20 mila".

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