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POLIZIA DI STATO

Baby sitter nei guai, rubava Rolex e anelli

La donna si presentava come una capace e affidabile tata e una volta guadagnatasi la fiducia delle famiglie metteva a segno i suoi colpi

Un corso per “baby xitter”

Nel pomeriggio di giovedì 19 agosto gli investigatori della squadra mobile di Verona hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’obbligo quotidiano di presentazione alla polizia giudiziaria (emessa il 17 agosto dal Gip del Tribunale di Verona, dott. Luciano Gorra) a carico di una 53enne incensurata originaria di Padova ma residente in centro a Verona, ritenuta responsabile di diversi furti commessi abusando della propria veste di babysitter.

La donna, infatti, si presentava come una capace ed affidabile "tata" che, una volta guadagnatasi la fiducia delle famiglie da cui prestava servizio (tutte particolarmente facoltose) metteva a segno i suoi colpi, senza destare sospetti. Le indagini della squadra mobile sono iniziate qualche mese fa a seguito di una denuncia di una serie di furti avvenuti in un appartamento del residenziale quartiere di Borgo Trento: dall'aprile 2020 al marzo 2021 sono infatti spariti circa mille euro in contanti e un orologio Rolex Daytona del valore di almeno 25mila euro. Nel corso dell’attività investigativa sono emersi elementi utili a ricostruire altri furti, sempre di ingente valore, commessi negli anni precedenti dalla babysitter: in un caso, avvenuto a marzo 2016, si era impossessata di un portafoglio di Gucci, con documenti e 150 euro, sfilandolo dalla borsa della signora per cui lavorava mentre la stessa si intratteneva con alcuni bambini a una festa, mentre in un altro caso, avvenuto del luglio del 2016, aveva rubato il portafoglio di un’altra signora contenente 250 euro e sempre con la stessa modalità, ossia sfilandoglielo dalla borsa.

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