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LA SENTENZA

Spaccia e accoltella, ma viene dichiarato "rifugiato"

E' emerso che il giovane tunisino era vittima di racket

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Una condanna per spaccio e una per accoltellamento. Ma, alla fine, il giovano tunisino è riuscito ad ottenere lo status di rifugiato. E' stato infatti riconosciuto come vittima di tratta e racket, essendo stato fatto arrivare in Italia con l'inganno e la promessa di un lavoro, quindi obbligato a spacciare, dietro minacce alla madre, rimasta in Tunisia.

Un risultato importante, quello ottenuto grazie al progetto Network Antitratta per il Veneto. Alla fine, il ragazzo è stato ritenuto, dal Tribunale di Venezia, vittima di racket di minorenni o neomaggiorenni che vengono impiegati in attività criminali. Da qui la concessione dello status di rifugiato.

Importante precisare come la pronuncia non elimini le condanne a carico del ragazzo, ma intervenga semplicemente sulla possibilità di concedergli lo status di rifugiato, anche alla luce del percorso, lavorativo ed educativo, intrapreso dal giovane.

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