VOCE
Veneto
17.05.2024 - 16:08
Il maltempo ha colpito duramente la provincia di Padova, lasciando dietro di sé un bilancio devastante per l'agricoltura locale. Per due giorni e due notti, piogge incessanti hanno causato allagamenti estesi, mettendo in ginocchio le principali coltivazioni e provocando la morte di migliaia di animali. Coldiretti Padova ha stimato che decine di migliaia di ettari di terreni agricoli sono finiti sott'acqua, con danni che ammontano a milioni di euro.
Tra le immagini più drammatiche di questa calamità, spicca la morte di oltre 10mial tacchini annegati in un allevamento avicolo nella bassa padovana. Fortunatamente, a Massanzago, un intervento tempestivo ha permesso di salvare tutti i maiali di un allevamento allagato, evitando ulteriori perdite.
La situazione è peggiorata ulteriormente con la rottura dell'argine del Muson dei Sassi a Rustega di Camposampiero, che ha allagato centinaia di ettari di territorio, colpendo sia zone residenziali che rurali. Le intense precipitazioni hanno ingrossato i fiumi, mettendo a dura prova la rete di canali e fiumi della provincia.
Secondo Roberto Lorin, presidente di Coldiretti Padova, il mais e la soia sono tra le colture più colpite, con una perdita media stimata del 30%. "Dopo due o tre giorni sott'acqua, queste piante sono irrecuperabili," spiega Lorin. Anche altre coltivazioni come cocomeri, meloni, zucche, zucchine, patate e pomodori hanno subito danni significativi. Il frumento, invece, mostra una maggiore resistenza, ma tutto dipenderà da quanto tempo l'acqua impiegherà a ritirarsi e da come evolverà la stagione.
L'INTERVENTO DI COLDIRETTI PADOVA E CONDIFESA PADOVA
I tecnici di Coldiretti Padova e Condifesa Padova sono al lavoro per raccogliere tutte le segnalazioni e individuare le aree e le coltivazioni maggiormente colpite. "Formulare delle stime precise è sempre difficile," spiegano gli esperti, "ma i danni diretti e indiretti ammontano a diversi milioni di euro." Le abbondanti precipitazioni non solo hanno distrutto le coltivazioni, ma hanno anche causato malattie e fitopatie alle piante, aggravando ulteriormente la perdita di produzione.
Di fronte a questa emergenza, è chiaro che servono interventi decisi e coordinati per salvare l'agricoltura padovana. "Dobbiamo unire le forze - afferma Lorin -e intervenire con decisione anche sulla rete di fiumi e canali, messa a dura prova dalla quantità eccezionale di acqua caduta in poche ore." La resilienza del settore agricolo dipenderà dalla capacità di rispondere rapidamente e efficacemente a queste sfide, garantendo il ripristino dei terreni e delle coltivazioni.
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