Cerca

La tragedia

Muore a 48 anni per infezione: aperto un fascicolo e disposta l’autopsia

Debora Danieli è deceduta al Gallucci di Padova dove mesi prima era stata infettata. Ora i familiari vogliono vederci chiaro.

Muore a 48 anni per infezione: aperto un fascicolo e disposta l’autopsia

Debora Danieli

L’ipotesi di reato è omicidio colposo, per il momento contro ignoti. Debora Danieli, 48 anni di Ponte San Nicolò, è morta lo scorso 30 dicembre all’ospedale di Padova. La vicenda incomincia un anno fa, nel gennaio del 2024, quando a Daniela viene diagnosticato un tumore alla mammella sinistra. La donna viene presa in carico dallo Iov, l’Istituto Oncologico Veneto, di Padova, e operata il 15 aprile. Dopo l’intervento però le viene scoperta una malformazione al cuore, costringendola a sospendere l’iter oncologico e al trasferimento nel reparto di Cardiochirurgia Gallucci per risolvere quest’altro problema, per il quale viene nuovamente operata.

L’incubo sembrava finito, ma due settimane dopo le dimissioni Debora deve nuovamente tornare al Gallucci, per quella che i medici spiegheranno essere un’infezione batterica, precisamente da Staphylococcus Aureus. E’ molto probabile che sia stata infettata proprio durante l’operazione. Da quel momento in poi inizia una triste agonia, con ricoveri lunghi anche mesi, in cui però non viene individuata la cura corretta. Debora assume molti antibiotici, viene nuovamente operata, ma purtroppo senza successo. Dall’ultimo ricovero, avvenuto tristemente durante le feste natalizie, non è più tornata: è morta nella mattinata del penultimo giorno dell’anno, il 30 dicembre, in maniera improvvisa e inaspettata.

Le cause del decesso non sono nemmeno spiegate chiaramente ai familiari, che sono giunti attoniti all’ospedale. Al nosocomio avrebbero voluto effettuare un’autopsia interna, perché probabilmente le cause non erano chiare nemmeno ai medici, ma i familiari hanno negato il consenso. Troppo forte il risentimento nei confronti dell’ospedale, di cui dopo i continui ricoveri e quella che loro hanno giudicato come scarsa chiarezza e con il forte dubbio che non sia stato fatto tutto quello che si doveva per provare a salvare Debora da quella che sembrava solamente una banale infezione batterica.

Il giorno dopo il decesso i genitori e la sorella della vittima, tramite l'avvocato Massimo Pavan del foro di Padova, hanno presentato una denuncia alla stazione dei carabinieri di Ponte San Nicolò, chiedendo all’autorità giudiziaria di fare luce su questo triste caso, accertando le cause del decesso ed eventuali responsabilità del personale medico.

Il sostituto procuratore ha ritenuto dunque di porre sotto sequestro l’intera documentazione medica e poi anche la salma di Debora Danieli, ha aperto un fascicolo e disposto l’esame autoptico nominando per l’accertamento tecnico non ripetibile un pool di ben tre consulenti tecnici, a conferma della grande complessità del caso: il medico legale Antonello Cirnelli, Giorgia Bonalumi, specialista in cardiochirurgia, e l’infettivologo Ermenegildo Francavilla. L’incarico sarà conferito lunedì 13 gennaio, alle 13, in Procura a Padova: alle operazioni peritali parteciperà quale consulente tecnico per la parte offesa anche Alessandra Rossi, medico legale di Padova. Una volta ultimata l’autopsia il magistrato inquirente darà il nullaosta alla sepoltura.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400