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Spediscono 9 chili di droga per posta, ma sbagliano indirizzo: denunciati

Nei guai finiscono un romeno e un albanese, reali destinatari del pacco dalla Spagna. A casa avevano soldi e Mdma.

Spediscono 9 chili di droga per posta, ma sbagliano indirizzo: denunciati

Droga inviata per posta: finiscono nei guai

Riceve un pacco dalla Spagna pieno di droga e chiama i carabinieri che individuano e arrestano i destinatari, un romeno e un albanese. E' quanto accaduto venerdì pomeriggio a Montegrotto Terme (Padova) dove un 32enne moldavo si è visto recapitare dalla Spagna un pacco sospetto e ha così chiamato il 112. I militari di Abano Terme con l'Unità Cinofila di Torreglia hanno scoperto che nel pacco c'erano 9 kg di marijuana.

Attraverso i dati del destinatario del pacco, che contenevano oltre i dati del mittente anche un'utenza mobile, i carabinieri sono risaliti al vero destinatario, un 32enne romeno e hanno atteso l'arrivo di quest'ultimo. Infatti il romeno è arrivato alla casa del moldavo assieme ad un 35enne albanese ma alla vista degli investigatori hanno cercato di scappare, ma dopo un breve inseguimento sono stati raggiunti e fermati. Nella perquisizione domiciliare nell'abitazione del romeno sono stati trovati 61,97 grammi di marijuana, oltre un etto e mezzo di hashish, 19,03 grammi di Mdma oltre a 4.500 euro in contanti, un bilancino di precisone e materiale utilizzato per il confezionamento.

La zona di Abano non è nuova a episodi del genere: nel gennaio del 2023 è stato smantellato un traffico internazionale di droga con diciotto indagati e tre arrestati; fulcro della banda era un cittadino di Abano Terme di 33 anni. La cocaina, la marijuana e l'hashish sequestrati avrebbero fruttato circa 7 milioni di euro. Nel maggio del 2013 invece in manette finirono 7 italiani e un marocchino, ritenuti i componenti di una banda dedita allo smercio di stupefacenti in tutto il Veneto che aveva il suo centro proprio ad Abano Terme. Nel maggio del 2017 invece i carabinieri di Montegrotto Terme arrestarono un diciassettenne rumeno, incensurato che si faceva chiamare "Cocco"; il pusher avrebbe gestito per quasi quattro anni lo spaccio di droga ai minorenni della zona.

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