Il centro arrampicato su uno sperone di roccia è soltanto una parte di questa bellissima città. Il resto si nasconde nelle cavità del sottosuolo, ricche di misteri e di segreti.
ORVIETO – Una città sospesa tra due mondi: quello inondato dalla luce del sole umbro e quello avvolto nell’oscurità del sottosuolo.
Costruita su uno sperone di tufo, Orvieto è famosa per il suo duomo, considerato come il più grande capolavoro dell’architettura gotica italiana. In effetti per innalzare questo gioiello di marmo e affreschi ci sono voluti ben tre secoli: dall’inizio del Duecento alla fine del Cinquecento, ma il risultato lascia davvero a bocca aperta tutti i visitatori, incantati dalla bellezza della facciata imponente e degli interni sontuosi.
Un luogo altrettanto caratteristico è la piazza del Popolo, che assume una veste caratteristica soprattutto nei giorni di mercato, cioè il giovedì e il sabato, quando le bancarelle variopinte rievocano un’atmosfera dal sapore medievale. Sulla piazza si affaccia il palazzo del Capitano del Popolo, dotato di un’ampia terrazza da cui si può godere di un panorama inebriante sull’intera città, anche se la vista più spettacolare è quella offerta dalla sommità della Torre del Moro.
Ma quella visibile in superficie è soltanto una parte della città, il resto, altrettanto affascinante e ricco di suggestione, è nascosto nel sottosuolo, in un labirinto di cunicoli sotterranei scavati nel tufo. L’opera più imponente di questo mondo in profondità è sicuramente il pozzo di San Patrizio, realizzato nel Cinquecento per assicurare acqua alla città anche in caso di assedio.
Il pozzo, profondo oltre 50 metri e largo 13, è illuminato da 72 finestroni e attraversato da una doppia scala elicoidale un tempo percorsa dai muli. Sul fondo c’è ancora una piccola polla in cui i visitatori possono gettare una moneta per assicurarsi di fare ritorno, prima o poi, nella città umbra.
Oltre al pozzo di San Patrizio, chiamato così perché ricorda la cavità in cui viveva l’eremita irlandese, ci sono molti altri cunicoli e passaggi sotterranei visitabili grazie al circuito “Orvieto Underground”, un itinerario guidato che accompagna i turisti nelle viscere della città, dove si annidano segreti inquietanti. E’ il caso del Pozzo della Cava, una profonda cavità scavata nel tufo, in cui, secondo le credenze popolari, venivano gettate le persone poco gradite al potere cittadino.
Una volta riemersi dal mondo sotterraneo, per gli amanti delle escursioni un percorso da non perdere è quello che si snoda attorno alla rupe di tufo su cui sorge la città. Un itinerario lungo circa 5 chilometri, capace di offrire scorci emozionanti sul paesaggio che circonda il borgo umbro, prima di sedersi a tavola davanti a un bel piatto di pollo alla cacciatora, accompagnato da un calice di Grechetto o di Sangiovese.
Per informazioni: [url"visitare Orvieto"]http://www.bellaumbria.net/it/itinerari/cosa-vedere-a-orvieto-in-un-giorno/[/url]
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Buongiorno PolesineTutte le ultime notizie dal nostro territorio
Editrice: Editoriale La Voce Società Cooperativa. “La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo.” Redazione: piazza Garibaldi 17, 45100, Rovigo tel. 0425 200282 e:mail: redazione.ro@lavoce-nuova.it sito: www.lavocedirovigo.it Pubblicità locale: Editoriale La Voce Soc. Coop. Divisione commerciale Piazza Garibaldi 17 - 45100 Rovigo - Tel. 0425 200282. Pubblicità Nazionale: MANZONI & C. S.p.A. Via Nervesa, 21 - 20139 Milano - Tel. 02 574941 www.manzoniadvertising.com Stampa: Tipre srl Luogo di stampa: via Canton Santo 5 Borsano di Busto Arsizio. POSTE ITALIANE S.P.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004, n.46) art. 1, comma 1, DCB (Ro). Testata registrata “La Voce Nuova” Registrazione del Tribunale di Rovigo n. 11/2000 del 09/08/2000.
Testata aderente all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria www.iap.it. Iscrizione al ROC n. 23289. Associata FILE