Cerca

Tindari, un'incantevole laguna modellata dal vento e dalle onde

Cartoline dallo stivale

80932
All'ombra del promontorio di Tindari, in Sicilia, ci sono alcuni laghetti salmastri. Soltanto una sottile striscia di sabbia li separa dal mare. Un'antica leggenda ne spiega l'origine.
TINDARI – In provincia di Messina c’è un luogo suggestivo in cui l’acqua salata del mare è separata da quella dolce dei laghi soltanto da una sottile lingua di sabbia: è la riserva naturale dei Laghetti di Marinello, ai piedi del promontorio di Tindari.



Qui la laguna salmastra viene continuamente modellata dalla tenacia delle onde e dalla forza del vento, creando un panorama vivo e palpitante, sempre incantevole ma mai uguale a se stesso. Ma secondo un’antica leggenda popolare, la riserva non sarebbe il frutto dell’azione millenaria di madre natura, bensì il risultato di un intervento miracoloso da parte della Madonna Nera, a cui è dedicato il santuario di Tindari.



Si racconta infatti che una donna, mentre stava pregando la Vergine in cima alla rupe di Tindari, perse il figlio in mare: il ragazzo era stato inghiottito dalle onde. Di fronte allo sconforto e al dolore della madre, la Madonna si impietosì e ordinò alle acque di ritirarsi per permettere alla donna di recuperare il figlio disperso. I laghi sarebbero rimasti quindi come testimonianza dell’evento prodigioso.



Che si tratti si storia oppure di leggenda, una cosa è certa: questo tratto di costa siciliana è talmente bello da indurre a credere che sia frutto di un miracolo.



Per informazioni: [url"www.itinerarisicilia.it"]http://www.itinerarisicilia.it/guida-rapida/natura/laghetti-marinello.php[/url]
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400