"L'ha ucciso a coltellate e poi ha tentato il suicidio", colluttazione e omicidio in casa
Economia
21/05/2018 - 17:48
Oltre 2.600 persone rovinate dai crac bancari, per un buco complessivo - per i risparmiatori polesani - di ben tre milioni di euro.
Nello scorso febbraio la sinergia tra l’Acli di Rovigo, il Movimento Consumatori e Confconsumatori Ferrara aveva permesso l’apertura di sportelli di ascolto nel nostro territorio per raccogliere i tanti di casi degli ex correntisti di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza che si sono improvvisamente ritrovati senza i loro risparmi.
A tre mesi di distanza, Luca Gianesella, presidente provinciale dell’Acli, e Giorgio Sprocati del Movimento Consumatori, tirano un primo bilancio dell’iniziativa. “Il costante lavoro delle nostre associazioni - ha sottolineato Gianesella - è orientato a dare un sostegno alle tante persone colpite da questa situazione disastrosa”.
Quindi Sprocati ha snocciolato i numeri: “Sono circa 2.670 le persone interessate da questa situazione, nel Polesine con un danno totale di circa tre milioni di euro. Tra questi - spiega - ci sono molti anziani che hanno utilizzato i frutti del lavoro di una vita su delle proposte che si sono rivelate inadeguate. Un caso che ci ha lasciato senza parole è quello di una giovane coppia che si è recata in un istituto bancario per chiedere un finanziamento e, per ottenerlo, sono stati ‘obbligati’ a sottoscrivere un investimento. Allo stato attuale quindi si trovano con un doppio debito. Casi come questo ci fanno capire quanto sia critica questa situazione”.
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