Offensiva contro il virus: torniamo ad abbracciare i nostri anziani!
Ceregnano
27/11/2018 - 22:10
Hanno patteggiato dieci mesi e 20 giorni, pena immediatamente sospesa, i due soci titolari della ditta in cui, a febbraio del 2017, perse la vita Michele Cavallaro, il ragazzo di 19 anni di Stanghella che fu schiacciato dal braccio meccanico dell’impianto che impilava le piastrelle, su una pila di piastrelle già inscatolate, in una ditta a Ceregnano.
La procura di Rovigo aveva effettuato una serie di indagini per fare chiarezza sull’episodio. Purtroppo, dopo quel grave incidente sul lavoro, non c’era stato nulla da fare per il giovane: il suo cuore aveva smesso di battere al momento dell’intervento dei sanitari. Era morto praticamente sul colpo.
Il pubblico ministero aveva anche disposto una consulenza tecnica per capire cosa non avesse funzionato nel macchinario, finito sotto sequestro. All’arrivo, i medici avevano potuto solo constatare la morte del giovane: non c’era stato nulla da fare. I genitori sono stati risarciti. Si era costituita anche la Cgil come parte civile, che era stata ammessa. Ieri il patteggiamento al termine dell’udienza preliminare.
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