Il caso
08/01/2019 - 18:28
Si fa in salita il percorso di Alessandro Duò e per la capofila del suo gruppo, la Ecoal, verso la ratifica del concordato in bianco presentata al Tribunale di Venezia. A pochi mesi dalla scadenza del termine concesso dal giudice del tribunale fallimentare di Venezia per la presentazione del Piano di rientro dal debito e di rilancio della società (con l’accettazione da parte di almeno il 60% dei creditori) la situazione è infatti ancora molto complicata.
E’ ancora in corso di stesura l’elenco definitivo dei creditori, e in Tribunale non è stato ancora depositato il nome dell’attestatore, ovvero del professionista che dovrà firmare e validare gli atti contabili dell’intera partita. Per quest’ultimo adempimento - che non è certamente secondario - ci sono ancora poche settimane, con un termine ultimo fissato per la fine di questo mese.
Il tutto con un problema aggiuntivo di cui si è venuti a conoscenza solo con il passare delle settimane. Nel Bilancio depositato all’atto della richiesta di concordato figura infatti un accertamento (tecnicamente un “processo a verbale”) da parte della Guardia di Finanza per una cifra a quanto è dato sapere molto consistente: un’ammenda (perché di questo si tratta) che rischia di rendere ancora più arduo il percorso della società verso la ratifica della propria richiesta di concordato.
Il servizio completo e tutti i dettagli sulla Voce in edicola mercoledì 9 gennaio.
LASCIA IL TUO COMMENTO:
Condividi le tue opinioni su