Scuola clandestina, molti sapevano
LUSIA
18/03/2019 - 20:09
L’unica conseguenza, una mezza distorsione a una mano, neppure troppo dolorosa, sicuramente non gravissima. Non un bilancio del quale lamentarsi, dopo un faccia a faccia spaventoso con due rapinatori, ingaggiato dall’imprenditore per difendere il proprio bar dall’assalto che è stato scagliato verso le 2.30 della notte tra domenica 17 e lunedì 18 marzo ai danni del Bar Cinzia, di Lusia.
Doveva, secondo i disegni originari dei malviventi, trattarsi di un “semplice” furto. La coppia, con il volto nascosto, è entrata con lo scasso all’interno dell’esercizio commerciale, con l’obiettivo dichiarato di portarsi via l’incasso sia delle slot che della cambiamonete, ossia del dispositivo che incamera banconote ed eroga le monete che le macchinette accettano per le giocate.
Evidentemente, però, i due non avevano fatto i conti col fatto che i titolari dell’esercizio commerciale vivono sopra il bar. O magari, pur sapendolo, non sono riusciti ad essere abbastanza silenziosi. Così, il barista è sceso e se li è trovati davanti, mentre stavano portando via la cambiamonete. La ha afferrata e ha cominciato a tirarla verso di sé, ben deciso a evitare che venisse rubata.
Dopo un primo tira e molla, i ladri hanno lasciato il maltolto, non prima, però, di minacciare pesantemente il titolare, per evitare, verosimilmente, che li inseguisse. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Lendinara, competente per territorio, e i colleghi del Nucleo investigativo di Rovigo, specializzati nei rilievi scientifici dai quali potrebbero arrivare informazioni preziose per individuare i rapinatori. Che, comunque, alla fine se ne sono andati senza portare via nulla.
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