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L’INTERVENTO
Il sindaco Fabiano Pigaiani, a destra, con Pierfrancesco Bellini e Paolo De Grandis
30/11/2019 - 12:33
Il sindaco di Ficarolo Fabiano Pigaiani ha il suo personale metro di misura per giudicare il livello del fiume Po, e anche ieri di prima mattina è andato a controllare. Uno sguardo, per lui, è sufficiente per dire che nel suo paese la piena è calata di 30 centimetri.
“Non ci sono state criticità in questa piena - ha detto più tardi ai microfoni di Delta Radio, in diretta dalla redazione dell Voce, il primo cittadino di Ficarolo, intervenuto al programma “La Vostra Voce on air” - anche se l’attenzione deve rimanere alta e il pericolo non va sottovalutato”.
Ma è sulla cura del fiume e del suo equilibrio che il sindaco di Ficarolo vuole puntare ora che la piena non fa più paura. “Il coordinamento ha funzionato alla perfezione, dalla prefettura all’Aipo, dalla Protezione civile ai sindaci. Noi poi abbiamo le persone più anziane, la nostra memoria storica, che ci insegnano ad ascoltare e ad affrontare le tematiche legate al fiume. Ma soprattutto negli ultimi anni il fiume Po è stato maltrattato”.
Da sentinella del Grande fiume, che considera come uno di famiglia, il sindaco Pigaiani ricorda: “Sono nato e vissuto sulle sponde del fiume Po ma bisogna fare delle riflessioni. Negli ultimi anni è stato sfruttato un po’ troppo e ora ne paghiamo le conseguenze. Tanto per capirci, parlando con gli addetti ai lavori, quello che ha creato allarme non è stata la piena, ma la conseguenza di tassi, nutrie e volpi, che creando dei cunicoli negli argini li mettono a repentaglio”.
E continua: “Dobbiamo tenere alta l’attenzione. Ora Aipo sta monitorando l’asta del fiume Po nelle nostre zone e bonifica continuamente gli argini, ma queste tane fanno entrare l’acqua e li indeboliscono”. Un altro argomento che sta a cuore il sindaco di Ficarolo, anche se non trova d’accordo il collega Luigi Petrella di Castelmassa, che è anche un funzionario Aipo, è l’escavazione dei fondali: “Dal ‘96 circa hanno smesso di dragare i fondali che stanno aumentando a dismisura. A mio modo di vedere sarebbe necessaria una normativa seria, che possa dare la possibilità di riprendere questi scavi. Nel solo 2000, dopo la piena il letto del fiume era aumentato di 5 centimetri. Aggiungiamo le altre piene. Ora in alcuni tratti il letto del fiume è più alto dei campi dell’entroterra”.
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