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ORRORE SUL PO

"Il killer? Potrebbe essere una persona 'normalissima'"

L'opinione del criminologo, sul giallo del cadavere decapitato di Santa Maria Maddalena

"Il killer? Potrebbe essere una persona 'normalissima'"

Il criminologo e psichiatra Alessandro Meluzzi interviene nel giallo del cadavere decapitato ritrovato a Santa Maria Maddalena nei giorni scorsi, nel Po

Un atto orribile, che solo a nominarlo fa venire la pelle d’oca. Eppure, secondo l'esperto criminolgo, lo psichiatra Alessandro Meluzzi, potrebbe essere stato compiuto da chiunque. Anche da un uomo “normale”. Non parliamo ‘solo’ di un omicidio - come se questo non bastasse a far accapponare la pelle - e tra l'altro non parliamo ‘solo’ dell'omicidio di una giovanissima donna (l'autopsia ci dice che si tratta sicuramente di una ragazza tra i 25 e i 30 anni uccisa al massimo due settimane fa). Come se tutto questo non bastasse, la giovane è stata decapitata. E il suo tronco é stato infilato in un borsone e gettato nel Po. Un borsone con il raccapricciante contenuto ritrovato poi in Polesine, a Santa Maria Maddalena, Occhiobello. Un caso che sta facendo tremare non solo il Polesine.

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L'orrendo ritrovamento è avvenuto a Santa Maria Maddalena, in acqua, quasi sulla riva, all'altezza del parco di viale dei Nati.

Ma cosa può spingere un uomo a compiere un gesto così atroce? Ne abbiamo parlato con l'esperto criminologo e psichiatra Alessandro Meluzzi.

Rispetto alle modalità del ritrovamento si può evincere qualcosa sull'assassino?

“È ancora troppo presto e ci sono pochi elementi. Molte sono le ragioni della decapitazione. Di solito quando ci troviamo in presenza di un corpo mutilato, sfregiato, decapitato la volontà principale è quella dell’occultamento della identità del cadavere. Un gesto che ormai, ai tempi del Dna, ha poco effetto. Ma oltre alla volontà di occultare l’identità esistono tantissimi altri fattori a seconda che ci si trovi per esempio davanti ad un sociopatico o ad un serial killer. Alle volte entrano in gioco anche aspetti rituali. Ma in questo momento dell'indagine ci sono ancora troppi elementi da chiarire prima di poter avanzare ipotesi più approfondite. Sicuramente una buona autopsia farà un po' di chiarezza in più”.

Cosa può spingere una persona a commentare un atto così orribile?

“Guardi, è davvero molto più frequente di quanto ci si aspetti. Una volta commesso l’omicidio, mi creda, anche soggetti normali, incensurati, potrebbero decapitare il cadavere. Entra il gioco una difesa, una protezione interna e l’omicida a quel punto fa cose che mai avrebbe pensato di essere in grado di fare. Entra in gioco una freddezza insospettabile per il soggetto stesso. Ma per saperne di piú sicuramente bisognerà prima accertare l'identità della ragazza”.

Le vengono in mente casi simili?

“Ne ho visti molti. Ripeto, molto spesso gli assassini sono persone normali. Assassini che senza essere nè macellai, nè psicopatici hanno fatto diligentemente a pezzi un cadavere, dopo aver commesso l'omicidio”.

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