VOCE
Adria
18.09.2017 - 14:20
Festa della famiglia o festa delle famiglie? Festa in famiglia o famiglia in festa? Più che interrogativi sono le diverse facce della manifestazione organizzata dall'associazione culturale Bella ciao guidata da Claudio Toso. Una tre giorni vissuta allo stand gastronomico nel parco della Casa delle associazioni in via Dante Alighieri. Un weekend partito in sordina per il tremendo acquazzone abbattutosi sulla città venerdì sera che inevitabilmente ha scoraggiato tante persone a uscire di casa.
Poi, è proseguito in un crescendo rossiniano con una larga partecipazione il sabato sera per arrivare al pienone di domenica al pranzo di mezzogiorno. “In un primo momento abbiamo pensato alla cena della domenica - spiega il presidente - poi ci siamo confrontati e abbiamo convenuto che era più opportuno il pranzo proprio per far sentire più forte lo spirito di famiglia.
Inoltre - aggiunge il leader della Bella ciao - abbiamo voluto favorire il più possibile la partecipazione di bambini e ragazzi: essendo in periodo scolastico è facile immaginare che alla sera devono andare a letto non oltre una certa ora, pertanto era più facile la loro presenza a mezzogiorno. E così è stato: è stata proprio una della festa della famiglia”.
Ma il successo dell’iniziativa è generale e lo spiega Rita Berto, vice presidente dell’associazione. “Questa festa parte da lontano - dice - Infatti da un po’ di tempo stavamo valutando che taglio dare alla nostra iniziativa affinché fosse qualcosa di diverso e originale. Quando abbiamo deciso per la Festa della famiglia, ci siamo posti due obiettivi.
Primo, creare un momento di aggregazione a misura di famiglia per bambini, genitori, nonni e amici, anche tra vicini di casa, infatti sentiamo tanti nonni lamentarsi perché non riescono a stare insieme ai propri nipoti per un'oretta in pace. Ma lo stesso discorso vale anche per i genitori: siamo sempre di fretta, anche a tavola spesso non c'è neppure il tempo per guardarsi in faccia, figurarsi per scambiare due parole. Devo dire che abbiamo ricevuto molti apprezzamenti”.
Ma c’è un’altra famiglia. “Sì - prosegue Rita Berto - Il nostro secondo obiettivo è stato quello di far vedere e far sentire che come associazione siamo una grande famiglia: ci unisce il piacere dello stare insieme, scambiarsi due parole, confrontarsi sui problemi e aiutarsi nei limiti del possibile. Voglio ricordare che il ricavato delle nostre iniziative è sempre destinato in beneficenza, a volte per aiutare qualche famiglia in difficoltà, oppure per gruppi e strutture, pubbliche e private, per esempio in più occasioni abbiamo donato materiale didattico agli asili del nostro comune”.
Allora, se il maltempo ha in parte disturbato questa Festa della famiglia non ha certamente abbassato il livello di simpatia e allegria che si è respirato per tre giorni allo stand. Gli esperti volontari della cucina hanno sfornato piatti da leccarsi i baffi: dal fritto misto di pesce alla grigliata di carne, spaghetti alla pescatora o al ragù, gustose verdure di stagione, i fagioli in potacìn che sono sempre una delizia, per arrivare alle patatine fritte, andate a ruba.
Non si sono esaurite, invece, le scorte di vino perché un'ombretta in compagnia non si toglie a nessuno. “Ho trascorso una bella serata – afferma Jahan titolare del bar Cavour e tra i simpatizzanti della Bella ciao – Anche se fuori pioveva a dirotto, la grigliata di carne è stata eccezionale, l’amicizia che unisce tutti è stata impagabile. Devo aggiungere che ho un conto in sospeso con il cassiere Fausto perché e venuto a fregarmi le patatine, ma non lo dimentico”.
Cala il sipario sulla Festa della famiglia e il messaggio più bello che arriva da due anziani, fedelissimi della Bella ciao che dicono: “Siamo venuti tutte le sere, così abbiamo assaggiato quasi tutti i piatti: tutti ottimi, bravissimi i cuochi, gentilissime del signore del servizio. Vogliamo ringraziare tutti perché siamo stati in bella compagnia staccandoci un po’ dalla tirannia della televisione”.
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