“Entro il 31 marzo stop alle auto in piazza Merlin. Arriva il varco".
Il caso
Emanuela Beltrame (a destra) con Sandra Passadore
18/05/2018 - 20:16
Emanuela Beltrame ha annunciato la propria intenzione di rassegnare le dimissioni dal cda del Csa, la Casa di riposo di Adria, finita in questi giorni al centro delle polemiche dopo che la Voce ha trovato - e pubblicato - il verbale degli ispettori regionali che, nello scorso mese di febbraio, hanno espresso un giudizio estremamente negativo sulla struttura. Un giudizio, per intenderci, che si riassume in una serie di “negatività” elencate all’interno del verbale.
Dunque Emanuela Beltrame ha spiegato di avere deciso di lasciare il cda. “Ho contattato il direttore e gli ho annunciato che appena rientrerà ad Adria gli consegnerò le mie dimissioni”, ha spiegato ieri pomeriggio a margine della conferenza stampa di presentazione dei candidati della Lega alle prossime elezioni comunali.
Il suo ruolo di candidato sindaco, del resto, mal si conciliava in ogni caso con la presenza nel cda di una società legata a filo doppio al comune. Questo anche se non fosse esploso il caso delle ispezioni. E a maggior ragione adesso che la gestione della Casa di riposo è finita al centro dell’attenzione.
Dunque, con un colpo “a sorpresa” ha annunciato il suo addio. Ma non ha in alcun modo voluto commentare gli episodi che in questi giorni hanno visto il Csa protagonista. “Oggi sono concentrata solo sulla corsa per fare il sindaco”, ha ripetuto due volte.
Di certo il suo addio la toglie da una posizione di imbarazzo perché, al di là delle uscite della presidente Sandra Passadore a difesa del suo ruolo e della gestione del Csa, le parole contenute nel verbale e la conferma arrivata dal direttore generale dell’Ulss 5 sulla veridicità dello stesso, imporranno dopo le elezioni un ragionamento a mente... libera.
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