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ADRIA

"Dimissioni in massa dal punto nascita"

Il Comitato per la difesa dell'ospedale chiede chiarimenti sulla vicenda

"Non abbiamo nulla, sia ben chiaro, contro le cinque ostetriche neo assunte dall'Ulss 5 Polesana con un contratto temporaneo, alle quali, anzi, diamo il nostro benvenuto presso il nosocomio adriese e auguriamo un proficuo periodo di lavoro e, magari, anche l'assunzione a tempo indeterminato". Lo spiega la nota del Comitato in difesa dell'ospedale di Adria  e dei servizi sociosanitari, dopo la notizia della assunzione di cinque ostetriche  a tempo determinato per tamponare i preoccupanti vuoti di organico che si erano aperti al punto nascita (LEGGI ARTICOLO).

"Ci chiediamo, però - prosegue - come si sia potuti arrivare all'ennesima situazione di crisi. Come mai ci siano state, nel corso degli ultimi mesi, le dimissioni di cinque ostetriche. Dimissioni che hanno portato il reparto al livello di guardia, considerato che le unità necessarie a garantire 'il minimo servizio e la sicurezza' sono dodici. Ci chiediamo come mai ci sia stato, per stessa ammissione dell'attuale dirigente dell'Uos professioni sanitarie, presso il punto nascita del nostro ospedale 'un turn over di personale ostetrico' superiore al 60% del personale in servizio. Ci chiediamo se tutto ciò non dipenda dalla radicalizzazione dei problemi mai risolti ed endemici all'Area materno - infantile dell'ospedale di Adria. Ci chiediamo se avremo mai, da questa dirigenza, risposte e soluzioni".

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