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Energia pulita
10.06.2022 - 17:16
Inaugurata la prima stazione di rifornimento a idrogeno realizzata in Italia in ambito urbano e aperta al pubblico. Si trova a Mestre, in via Orlanda 6/A, ed è gestita da Eni. "Una giornata storica - ha avuto modo di commentare il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, presente al taglio del nastro - a Mestre inauguriamo la prima stazione di servizio in Italia per il rifornimento di idrogeno per la mobilità su strada. Dimostriamo con i fatti che il futuro a Venezia è oggi. Bisogna essere predisposti al cambiamento e avere il coraggio di fare le cose: se vogliamo rimanere un importante paese industriale del mondo, deve essere fatto un grande piano energetico nazionale, guardando a fonti alternative come l’idrogeno e il nucleare pulito".
La stazione è operativa da oggi, l'impianto ha due punti di erogazione, con una potenzialità di oltre 100 chili al giorno, che possono caricare automobili (in circa 5 minuti) e autobus. La stazione è stata completamente ricostruita nei mesi scorsi. Da febbraio sono già aperti i punti di rifornimento di carburanti tradizionali e di ricarica elettrica, con doppia postazione. Soddisfazione da parte del direttore di Energy evolution di Eni, Giuseppe Ricci, il quale ha sottolineato come si tratti di una infrastruttura che risponde alla domanda di mobilità sostenibile. Intanto, sulla base di un accordo siglato nel 2019, la casa automobilistica Toyota metterà su strada dieci delle sue "Mirai" a idrogeno, tre delle quali consegnate oggi al sindaco Brugnaro e che verranno utilizzate dal Comune di Venezia. Altre tre saranno consegnate al servizio di car sharing Kinto Share, le altre arriveranno nei prossimi mesi. L'amministratore di Toyota Italia, Luigi Ksawery Luca’, ha ribadito l'importanza dell'alimentazione pulita per i mezzi di trasporto, dall'idrogeno all'energia elettrica, nei quali il colosso automobilistico giapponese sta investendo.
Commenti all'articolo
frank1
11 Giugno 2022 - 10:49
Questo è il futuro per l'auto..non l'elettrico.come sempre l'ue ha preso la direzione sbagliata..tanto alla fine pagano i cittadini.5 minuti p r il riforminento..autonomia come per un pieno diesel...con un rete capillare,sarebbe risolto il problema della "transazione"quando si sveglieranno quelli della ue?
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