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IL CASO

“Giustizia per Beba morta a 11 mesi”

Dimessa dal Pronto Soccorso, morì il giorno dopo. La procura archivia, la famiglia cita l’Ulss 9

“Giustizia per Beba morta a 11 mesi”

Dimessa dal Pronto Soccorso, morì il giorno dopo. La procura archivia, la famiglia cita l’Ulss 9

Cerca ancora giustizia e il riconoscimento di un risarcimento la famiglia di Ashley Mery Beba Prini, la bimba di 11 mesi morta il 7 giugno del 202o a Castelnovo Bariano, dopo che il giorno prima era stata dimessa dal Pronto Soccorso di Legnago con una diagnosi di gastroenterite.

Va detto che la procura di Verona ha chiesto l’archiviazione del procedimento penale aperto per omicidio colposo visto che la consulenza tecnica affidata dal pm aveva considerato come possibili cause una morte cosiddetta “bianca” o Sids, ovvero l’improvviso arresto cardiocircolatorio di un lattante.

Ma i legali della famiglia della bimba, operaio italiano lui, rumena la mamma, che hanno altri quattro figli, vogliono andare avanti e chiedere in sede civile all’Ulss 9 Scaligera il risarcimento del danno.

In questi anni si è tentata la mediazione civile, ma le richieste della famiglia sono state ignorate dalla struttura legale dell’azienda sanitaria che ha rigettato il sinistro che si è aperto anche con la compagnia assicurativa.

Non si è ancora trovato il bandolo della matassa nella intricata vicenda, che oramai conta 4 lunghi anni. La famiglia si è affidata ai legali del gruppo Mazzini che è determinato “a proseguire nella tutela delle ragioni della famiglia Prini”. Anche perché dalla loro parte avrebbero l’accertamento tecnico preventivo ex articolo 696 bis, esperito davanti al tribunale di Verona, in cui il consulente tecnico d’ufficio “stabilisce una negligenza da parte del sanitario del Pronto Soccorso di Legnago che ebbe in cura (o meglio in osservazione) la bambina. Dovevano reidratarla non mandarla a casa”.

Il 7 giugno alla centrale del Suem di Rovigo arrivò un grido disperato d’allarme da parte del papà di Ashley Beba: “Aiuto, la mia bambina è fredda, mia moglie sta facendo la respirazione bocca a bocca”. I sanitari erano arrivati con una corsa altrettanto disperata.

Ma per la bambina di appena 11 mesi non c’era stato nulla da fare. Domenica 7 giugno 2020 era morta sul divano della sua casa di Castelnovo Bariano, tra le braccia del papà Riccardo e della mamma Alina. Era la quinta di cinque fratellini, tutti sotto shock per la tragedia.

“In attesa della fine di questo incubo - nota Serena Sciarrone legale del gruppo Mazzini - la famiglia, tutta, ogni 26 luglio si riunisce per andare a vedere l'alba, ogni anno in una località italiana diversa, per festeggiare il compleanno della piccola Beba che non c'è più”.

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