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PORTO VIRO

Bruno è morto con ferite alla testa: ipotesi omicidio

Sopralluogo nella villa della tragedia

Morto, supino, nel vialetto secondario della villa di via Turati, poco oltre il cancello, a Porto Viro. Con ferite alla testa. Tanto sangue intorno e sui vestiti. Queste le condizioni nelle quali, secondo i primi riscontri, è stato trovato dai soccorritori, all'alba di oggi, venerdì 23 maggio, Bruno Sette, 70 anni, "Buro" per gli amici, autotrasportatore in pensione, noto e benvoluto in città. Separato dalla moglie, che è residente in Toscana, tre figli, uno autotrasportatore, una titolare di una agenzia viaggi e uno pizzaiolo, quest'ultimo dal passato un po' "burrascoso", noto alle forze dell'ordine.

Il primo intervento, condotto dal personale del Suem 118, non ha potuto che constatare la morte dell'uomo. Quindi, l'intervento dei carabinieri. Prima il Radiomobile, quindi il nucleo operativo della Compagnia di Adria,  e il comandante della Compagnia di Adria, il maggiore Manuel Sacchi,  poi ancora il Nucleo investigativo di Rovigo, guidato dal tenente Abramo Longo. Una "escalation", sino ad arrivare al gruppo di investigatori "per eccellenza" dell'Arma, che ben testimonia la gravità della situazione trovata nel corso del sopralluogo. Presente anche il comandante provinciale dei carabinieri Edoardo Campora.

Le ferite sul capo della vittima fanno pensare a una morta violenta, dopo il primo sopralluogo della scientifica. A un omicidio, in altri termini. La cautela, tuttavia, in queste situazioni è d'obbligo e l'accaduto appare ancora tutto da ricostruire. Gli investigatori hanno anche acquisito i filmati delle telecamere di alcuni privati, rivolte sulla pubblica via, che potrebbero avere raccolto immagini utili alle indagini.

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