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“Il vero motore della città”

Dalla banda alla biblioteca, tante le occasioni di impegno. “Comunità aperta”

“Il vero motore della città”

Lendinara si conferma una città dinamica, capace di unire tradizione e innovazione grazie a un tessuto associativo ricco e partecipato. Dalla musica alla cultura, dal volontariato alla devozione religiosa, il paese continua a essere un punto di riferimento per tutto il territorio.

Tra le realtà più rappresentative spicca il Corpo Bandistico di Lendinara, che guarda al futuro puntando con decisione sui giovani. A tracciare il bilancio è la presidente Nicola Davì: “Siamo circa una cinquantina di persone tra banda e allievi. Dal gennaio scorso è rinata anche la banda giovanile, un vero percorso di musica d’insieme che accompagna i ragazzi nel suonare insieme”. Un progetto che si affianca a una scuola di musica sempre più strutturata, con corsi di propedeutica per bambini dai 3 ai 7 anni e, dai 7 anni in poi, lo studio vero e proprio degli strumenti a fiato e a percussione. La banda, diretta dal maestro Francesco Centin, conta oggi un’età media di circa 30 anni e si prepara a celebrare nel 2026 il prestigioso traguardo dei 170 anni di storia.

Altro fiore all’occhiello è la Biblioteca comunale Gaetano Baccari, ospitata nello storico palazzo Boldrin-Cittadella della cultura. La biblioteca è stata selezionata tra i soli sei progetti vincitori a livello nazionale nell’ambito dell’avviso “Accessibilità e inclusione”, risultando l’unica biblioteca comunale italiana premiata. Il finanziamento di 166mila euro servirà a valorizzare il fondo storico, documentario e fotografico cittadino, rendendolo fruibile attraverso soluzioni digitali innovative. “E’ un riconoscimento che premia anni di lavoro sulla qualità e sull’apertura alla comunità”, sottolinea Nicola Gasparetto, responsabile del servizio cultura.

La storia e la fede si intrecciano nel Santuario della Beata Vergine del Pilastrello, simbolo della profonda devozione mariana di Lendinara. Il santuario, legato a eventi miracolosi del XVI secolo, custodisce la Madonna Nera e opere di grande valore artistico, tra cui tele attribuite a Jacopo e Domenico Tintoretto. Da qui si snoda anche il “Cammino della Madonna del Pilastrello”, percorso di pellegrinaggio che richiama fedeli da tutto il Polesine e dal Triveneto.

Fondamentale è anche l’impegno sociale dell’istituzione Brunetto Boldrin, che sostiene progetti culturali e iniziative di volontariato. Il presidente Stefano Sacrato evidenzia le finalità dell’ente: “Eroghiamo borse di studio e sosteniamo associazioni come la Caritas e la banda cittadina, con particolare attenzione ai giovani e a chi è più in difficoltà”. Sacrato riconosce inoltre il ruolo dell’amministrazione comunale come collante tra volontariato, sport e cultura: “E’ il vero motore della città”.

Infine, a Lendinara opera anche una sede Anmil. “Siamo un ufficio gestito interamente da volontari - spiega Sergio Targa - e offriamo supporto gratuito a chi ha bisogno, lontani da ogni logica politica”. Un impegno che è valso all’associazione importanti riconoscimenti per l’attività svolta a favore dei cittadini.

Un mosaico di esperienze che racconta una Lendinara viva, solidale e culturalmente attiva, capace di guardare al futuro senza dimenticare le proprie radici.

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