Il teatro si fa (anche) all’aperto
La cerimonia
14/10/2018 - 19:08
Le parole del sindaco Claudio Gabrielli sono nette e chiare nel ribadire con forza che non si può dimenticare perché tragedie del genere non debbano più accadere. Domenica 14 ottobre è stato il giorno della commemorazione del 74esimo anniversario dell’eccidio dei 43 martiri di Villamarzana, celebrato in tre comuni: partenza da Castelguglielmo, passaggio a San Bellino e chiusura, appunto, a Villamarzana. Organizzato dal comitato provinciale per le celebrazioni della Resistenza, coordinato dalla Provincia, è stato presieduto da Fausto Merchiori e Alessandro Pollio Salimbeni, quest’ultimo componente del Comitato nazionale Anpi, che hanno tenuto le orazioni ufficiali.
A Castelguglielmo la deposizione dei fiori ai piedi del monumento dedicato ai Martiri in piazza Vittorio Veneto, poi lo stesso davanti al mausoleo dedicato ai Martiri. Quindi a San Bellino tappa davanti alla lapide del maestro Giovanni Tasso, il cui nome fu poi usato da una delle brigate partigiane. Infine l’arrivo al cimitero di Villamarzana, e quindi davanti al monumento dedicato ai 43 Martiri. Qui i 43 rintocchi della campana dedicati a loro, quindi la deposizione delle corone nel cippo davanti alla casetta del Barbiere. Presenti anche alcuni alunni dell’istituto “Copernico-Carpeggiani” di Ferrara che hanno realizzato un progetto di ricerca sui 43 Martiri, partecipando al concorso dell’associazione Mutilati di Ferrara inserito nel contesto delle pietre della memoria. A chiudere le celebrazioni, infine, la banda musicale “Le giovani note di Euterpe” dell’istituto comprensivo di Fiesso diretta dal maestro Francesco Centin, che ha suonato anche il “silenzio”, prima che rintoccassero i 43 commoventi battiti della campana.
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