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VILLADOSE

"Lo ammette anche il sindaco: c'è un problema. Ora scoprire la causa"

Allarme puzza e depuratore in tilt, il Comitato Terre Nostre attacca: "Indagate sulla situazione in zona industriale"

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"Alla fine quel che doveva accadere  è accaduto: il sindaco di Villadose Gino Alessio fa outing rispetto alla puzza che ammorba il paese parlando di sversamenti anomali, mix di sostanze  nelle fognature e depuratore in tilt. Avevamo forse ragione e finora Alessio è stato latitante sul problema che da anni segnaliamo?".

L'accusa, chiara, arriva dal Comitato Terre Nostre di Villadose, dopo la sequela di sopralluoghi, campionamenti, analisi e dispositivi messi in campo da Arpav e Acquevenete, enti e società che hanno preso molto, molto sul serio la situazione segnalata dai cittadini. Del resto, ora pare addirittura che ci siano problemi al depuratore, causa un "carico anomalo" di un "mix di sostanze" non meglio specificato, con verifiche su possibili collegamenti con la zona industriale, da tempo al centro delle segnalazioni della popolazione dei residenti, in relazione ai cattivi odori, e sulla quale c'è stata anche una indagine penale.

Da anni, infatti, le comunità di Villadose, Lama e Pezzoli, segnalano cattivi odori, con conseguenti disturbi e irritazioni, provenienti dalla zona industriale. Ci sono stati incontri, richieste di convocazione del tavolo ambientale, contatti con Ulss, ma non sono mai state raggiunte conclusioni definitive. Il quadro appare essere cambiato negli ultimi tempi, quando il cattivo odore sembrava essersi "spostato". Lo scorso 26 agosto, infatti, la prima segnalazione di cattivi odori provenienti dalla zona del depuratore, con conseguente intervento dei vigili del fuoco (LEGGI ARTICOLO). Immediata la reazione di Terre Nostre, che ha chiesto un incontro col sindaco (LEGGI ARTICOLO). Sono seguiti i campionamenti di Arpav (LEGGI ARTICOLO), quindi la comunicazione del sindaco su problemi al depuratore (LEGGI ARTICOLO) e infine la nota di Acquevenete, la società che eroga il servizio idrico integrato e che, nel confermare una situazione problematica, spiega come si stia valutando un collegamento tra i guai al depuratore e la zona industriale cittadina.

Su questo scenario si innesta la nota stampa di Terre Nostre. "Quando il problema era sentito soprattutto a Pezzoli sembrava non succedesse niente - spiega la nota - ora che si evitano le emissioni di vapori odorigeni verso quel paese dopo numerose segnalazioni e analisi e gli odori si spargono nella cittadina che amministra, Alessio è costretto a svegliarsi e ammettere che esiste un problema. Non ci da gioia creare allarmismi infondati, ma la salute delle persone viene avanti a tutto.  È in grado di dire Alessio che ha avuto la stessa nostra  attenzione fin che non ha dovuto ammettere gli odori?
Aspettiamo ora di sapere con esattezza quali tipi di sostanze sono state rilevate. Attendiamo anche di conoscere la fonte del problema".

"Non accettiamo più di sentirci dire che non è possibile capire quale sia: le autorità, per compiere un reale controllo, soprattutto per fini di prevenzione e tutela, devono conoscere quali tipi di processi produttivi si svolgono in area industriale. Non possiamo credere che non esistano marcatori specifici per le diverse attività, accontentandoci di risposte vaghe. Chiediamo anche: è proprio necessario portare questi rifiuti  nel depuratore cittadino. 
Non sarebbe più sicuro imporre la creazione di un depuratore ad hoc, dotato delle migliori tecnologie disponibili, per trattare i rifiuti industriali sul luogo di origine? Non si può far finta di nulla per sempre, prima o poi i nodi vengono al pettine e la realtà  non di può più sottacere o, peggio, negare".

"Alla fine della fiera, è proprio il caso di dirlo, i guastafeste forse non sono quelli che difendono ambiente e salute, ma forse chi, magari troppo coccolati e protetti, non si fa eccessivi scrupoli nel offenderli e minacciarli".

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