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ROVIGO
15.02.2022 - 08:54
Controllo del Green pass all'ingresso sui luoghi di lavoro
Oggi è il fatidico giorno. Se dal primo febbraio scorso chi, tra gli over 50, non si è messo in regola con il vaccino, rischia una multa da 100 euro, da oggi sarà pure escluso dal posto di lavoro, con conseguente sospensione a stipendio zero. Una “sanzione” che, ovviamente, vale soltanto per chi è lavorativamente attivo.
Soltanto in Polesine, secondo i dati diffusi dall’Ulss, sono 4.342 i potenziali lavoratori irregolari. Ci sono, dunque, migliaia di polesani che non si sono lasciati convincere a vaccinarsi nemmeno di fronte al rischio di vedersi azzerato lo stipendio. Parliamo, dunque, di no vax irriducibili: persone che difficilmente si presenteranno mai negli hub vaccinali per ricevere la prima dose del vaccino.
E in città, però, c’è chi si schiera a favore della misura e chi, invece, sta dall’altra parte della barricata. Tra chi è d’accordo c’è Cosetta: “E’ una regola più che giusta. Dovevamo vaccinarci tutti, per uscire quanto prima da questo pandemia, ma la cosa non è stata fatta. Dopo due anni siamo tutti stanchi”. Sulla stessa linea di pensiero c’è anche Marzia: “Questa regola la vedo come una sicurezza in più per tutti, soprattutto qui che parliamo principalmente dei luoghi di lavoro”. E anche Silvia conferma di essere d’accordo con la legge: “Mi sembra sia giusto, se lo facciamo tutti è giusto che effettivamente lo facciano tutti. E’ più che corretto, quindi”.
Chi, invece, sta dalla parte del “no” all’obbligo vaccinale per i lavoratori over 50 è Stefano, che spiega le motivazioni della sua posizione: “Lo trovo come un atto di coercizione, una cosa che discrimina solamente le persone e che va anche contro l’economia. Qualcuno non ha capito il reale ruolo del Green pass, serve solo per schedare le persone e le proprie abitudini”. E anche Laura non disdegna critiche a riguardo: “E’ un abuso di diritto e, come è stato fatto con altri provvedimenti, sarebbe giusto che non venisse proprio applicato”.
M. V.
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