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ROVIGO
24.05.2022 - 19:01
Resta in piedi l’idea del Project financing che però solleva perplessità. Una storia senza fine
Si complicala via per la riqualificazione dello scalo merci vicino alla stazione ferroviaria di Rovigo. Un progetto che la città attende da anni, anche perché dovrebbe liberare piazza Cervi dal terminal dei bus, un capolinea che molti anni fa era stato definito una soluzione temporanea, ma che invece è diventata una presenza fissa in centro città.
Il progetto di riqualificare lo scalo merci è stato annunciato più volte, ma ora è ancora in attesa di una definizione. Nei mesi scorsi si era parlato dell’ipotesi Pnrr per accedere ai finanziamenti necessari ad un’operazione del genere, che dovrebbe comportare la riqualificazione dell’ex scalo merci e la sua trasformazione in stazione delle corriere. La pista Pnrr però si è già rivelata infruttuosa, quindi non percorribile.
Ragion per cui ora resta in piedi l’altra possibilità che si era affacciata nei mesi scorsi: quella di un project financing con la cooperazione di Comune di Rovigo, provincia e ferrovie assieme a Bus Italia. Pare, però, a questo proposito, che la prima ipotesi progettuale non convinca del tutto il Comune e la Provincia di Rovigo. Perplessità che sarebbero emerse nel corso del primo esame del piano elaborato da Bus Italia.
Senza contare che lo stesso strumento del project financing alimenta qualche dubbio all’interno dell’amministrazione comunale, in quanto le precedenti esperienze di questo strumento non hanno lasciato buoni ricordi in chi governa la città (basti pensare alle traversie legate alla realizzazione del polo natatorio, e al progetto per l’ampliamento dei cimitero di viale Oroboni).
Ecco allora che il progetto scalo merci appare in salita, ancora tutto da pianificare nel suo impianto, oltre che da finanziare. Senza contare che da alcune parti ci si chiede che fine abbia fatto l’operazione con l’Interporto che dopo il completamento del quarto binario in area interportuale avrebbe dovuto innescare il trasloco della stazione. Ma quel trasferimento non avvenne mai, nonostante studi di fattibilità, progetti, idee e innumerevoli viaggi a Roma dell’ex sindaco Merchiori. Il piano per realizzare il nuovo terminal con un adiacente parcheggio interscambio e la sistemazione delle pensiline da allora è rimasto un sogno.
Anche la giunta Piva provò a portare a casa il risultato anche se con un progetto modificato che prevedeva la cessione dell’area del deposito delle corriere Bus Italia, che si affaccia su via Petrarca ad Fs per realizzare un parcheggio multipiano da circa 300 posti auto. In cambio Fs avrebbe ceduto al Comune l’area dell’ex scalo merci che sorge sulla sinistra della stazione ferroviaria, sempre per trasferire, come nelle intenzioni del vecchio progetto, il terminal delle corriere. Ennesimo niente di fatto. Pure l’ultima amministrazione Bergamin aveva pensato di realizzare il famoso caso scalo merci-stazione corriere. Valutando la fattibilità di un progetto ambizioso, con l’aiuto della Ue da cui ottenere finanziamenti per realizzare un maxi parcheggio sotterraneo nell’ex scalo merci e trasferire la stazione delle corriere nella parte superiore. Anche in questo caso però il progetto non è mai partito.
Con l’arrivo del commissario prefettizio Nicola Isso, nel 2018, era stata stata destinata la somma di quasi 400mila euro per spostare la stazione delle corriere da piazza Cervi all’ex scalo merci. Sembrava tutto pronto per il trasloco su ruote. Che non avvenne mai.
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