Politici e cittadini prendono posizione sulle frasi del vicesindaco di Villadose che aveva detto "Gli sparerei" a proposito di due ladri beccati e messi in libertà.
Sparare? “Frase forse sopra le righe, ma dettata dalla rabbia per l’eccessiva impunità che godono in troppe occasioni i criminali”. Le parole dell’assessore comunale di
Villadose, Ilaria
Paparella, è stata choc. E come era prevedibile ha sollevato una sequenza di prese di posizione, approvazioni, distinguo e critiche.
Ilaria Paparella era intervenuta su Facebook commentando il rilascio dei due marocchini autori di un furto all’Osteria Ai Trani di Rovigo. “Io gli sparerei. Punto. Oggi non sono democratica e davanti a queste cose men che meno”. Queste le parole scritte dall’assessore di Villadose, frasi dure contro l’aggressività montante della criminalità, che spesso si ritrova fuori dalle prigioni poche ore dopo l’arresto, o come successo l’altro giorno a Rovigo, poco dopo essere stati beccati dalla polizia.
E infatti su Facebook i commenti di condivisione di queste parole dure, scorrette e censurabili, non sono poche.
E così Daniele
Ceccarello, leader polesano di Fratelli d’Italia, non esita a dire a tutta voce: “
In galera. Chi ruba e commette reato deve finire in galera".
Stefano
Falconi, segretario provinciale della Lega Nord cerca di dare un’interpretazione alle parole dell’assessore e vicesindaco di Villadose: “Quella frase messa così può voler dire tante cose. Sparare sempre, magari a due giorni dal fatto, non va bene. Ma se per sparare si intende legittima difesa nell’immediatezza dell’azione allora credo che una persona, aggredita in casa sua, o nel suo negozio, deve aver la possibilità di difendersi".
Renato
Borgato, consigliere comunale centrista, e zio di Ilaria Paparella dice che “condivido un commento che di getto può sembrare eccessivo ma è lo specchio dello stato d’animo di ognuno di noi che non si sente tutelat”.
Critico invece il consigliere comunale di Fare Antonio
Rossini: "Sono preoccupato per i forti toni e per il pericoloso messaggio veicolato dalla Paparella, un amministratore ha il dovere di prevenire gli effetti delle proprie affermazioni che potrebbero venire interpretate nel modo sbagliato”.
Il servizio completo sulla Voce del 5 marzo.
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