"Solo" 18 nuovi casi e ben 88 guarigioni. Ma la conta dei decessi resta alta
Polizia
10/05/2018 - 13:17
Aveva iniziato a perseguitare la sua ex, non rassegnandosi alla fine della relazione. Una situazione degenerata negli ultimi giorni, tanto che l’uomo è stato arrestato dalla squadra mobile di Rovigo a Concadirame, l’8 maggio, dopo aver speronato la macchina sulla quale viaggiava la sua ex con il marito.
Un passo indietro: la donna, già sposata, il 1 maggio mette fine alla relazione con l’amante. Da qui inizia il calvario: messaggi, chiamate, pedinamenti e appostamenti che hanno portato i coniugi a denunciare tutto alla polizia. I due si sono recati in questura l’8 maggio: appena usciti però, hanno incrociato l’uomo, ex amante della donna, che ha iniziato a inseguirli per le vie della città, speronandoli rischiando anche di farli uscire di strada.
Il marito, impaurito, mentre guidava ha allertato la squadra mobile che è subito intervenuta sul posto. Nel frattempo i due coniugi si erano fermati sul ciglio della strada e l'uomo, dopo aver sbattuto i pugni sul cofano e continuato ad inveire contro la donna, è stato arrestato in flagranza per atti persecutori. Si è scoperto che la polizia era intervenuta tre volte a casa dei due coniugi nel giro di sette giorni, invitando la donna a presentare denuncia. Lei però, sperava che il suo ex amante si rassegnasse da solo, ma non c è stato nulla da fare. Solo l’arresto, preceduto dalla denuncia, ha messo fine a un incubo che durava ormai da troppo tempo . L’uomo è stato consegnato all’autorità giudiziaria e il pm ha convalidato l’arresto, mettendolo ai domiciliari, aggravando la sua posizione accusandolo anche di violenza privata e porto di armi taglio, come un coltello dalla lama di 9 centimetri rinvenuto nella sua auto
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